La foto mostra un murales con l'immagine dell'arcivescovo di San Salvador, Oscar Arnulfo Romero.
Óscar Arnulfo Romero y Galdámez, Ciudad Barrios, 15 agosto 1917 – San Salvador, 24 marzo 1980.
I fatti di sangue, sempre più frequenti, che colpirono persone e collaboratori cari ad Óscar Romero lo spinsero alla denuncia delle situazioni di violenza che riempivano il Paese. La nomina ad arcivescovo di San Salvador, il 3 febbraio 1977, lo trovò pienamente schierato dalla parte dei poveri, e in aperto contrasto con le stesse famiglie che lo sostenevano e che auspicavano in lui un difensore dello status quo politico ed economico. Romero rifiutò l'offerta della costruzione di un palazzo vescovile, scegliendo una piccola stanza nella sagrestia della cappella dell'Ospedale della Divina Provvidenza, dove erano ricoverati i malati terminali di cancro. Le sue catechesi, le sue omelie, trasmesse dalla radio diocesana, vennero ascoltate anche all'estero, diffondendo la conoscenza della situazione di degrado che la guerra civile stava compiendo nel Paese. Il 24 marzo 1980, mentre stava celebrando la messa nella cappella dell'ospedale della Divina Provvidenza, fu ucciso da un sicario su mandato di Roberto D'Aubuisson, leader del partito nazionalista conservatore ARENA. Durante le esequie l'esercito aprì il fuoco sui fedeli, compiendo un nuovo massacro. |