La foto mostra la via che porta alla basilica di S. Pietro.
Fu creata nel 1936 con la demolizione dell'isolato della cosiddetta Spina di Borgo e progettata dagli architetti Marcello Piacentini e Attilio Spaccarelli, in seguito alla riconciliazione ufficiale tra lo Stato Italiano e la Santa Sede, con i Patti Lateranensi dell'11 febbraio 1929. Segna anche il percorso di espiazione che ogni cristiano deve effettuare prima di congiungersi a Cristo mediante la comunione. Fu effettivamente inaugurata durante il giubileo del 1950. Collega la capitale d'Italia con lo Stato Vaticano. Sbuca su piazza San Pietro, dove una sottile linea di travertino romano, preso dalle vicine cave di Tivoli, delinea il confine di Stato con la Città del Vaticano, inquadrando scenograficamente la basilica. Il suo progetto si inquadrò nel più ampio piano operato dal regime fascista di ristrutturazione dei centri storici Italiani di cui il monumentalismo di Marcello Piacentini fu ispiratore ed autore. Via della Conciliazione in particolare con la creazione della sua visione prospettica della piazza e della Basilica di San Pietro, distrusse l'effetto "sorpresa" pensato dagli architetti seicenteschi, tra cui il Bernini. Il giungere a San Pietro attraverso le anguste e articolate strade della "Spina di Borgo" e il ritrovarsi in una piazza grandiosa e davanti ad una basilica così imponente generava nello spettatore una meraviglia inconsueta. Lo stile della via rispecchia quel neoclassicismo semplificato Piacentiniano, che dominò nelle opere del tempo, ma che fu la parte meno evoluta del razionalismo italiano.
La Basilica di San Pietro in Vaticano (nome esatto completo papale basilica maggiore di San Pietro in Vaticano) è una basilica cattolica della Città del Vaticano. In quanto Cappella Pontificia, posta in adiacenza del Palazzo Apostolico, la basilica di San Pietro è la sede delle principali manifestazioni del culto cattolico ed è perciò in solenne funzione in occasione delle celebrazioni papali. La costruzione dell'attuale Basilica di San Pietro fu iniziata il 18 aprile 1506 sotto papa Giulio II e si concluse nel 1626, durante il pontificato di papa Urbano VIII, mentre la sistemazione della piazza antistante si concluse solo nel 1667. Si tratta tuttavia di una ricostruzione, dato che nello stesso sito, prima dell'odierna basilica, ne sorgeva un'altra risalente al IV secolo, fatta costruire dall'imperatore romano Costantino I sull'area del circo di Nerone e di una contigua necropoli dove la tradizione vuole che san Pietro, il primo degli apostoli di Gesù, fosse stato sepolto dopo la sua crocifissione.
La facciata Larga circa 114,69 metri e alta 45,44 metri, venne innalzata da Carlo Maderno fra il 1607 e il 1614, ed è articolata mediante l'uso di colonne d'ordine gigante che inquadrano gli ingressi e la Loggia delle Benedizioni, il luogo dove viene annunziata ai fedeli l'elezione del nuovo papa; al di sotto si trova un altorilievo di Ambrogio Buonvicino, intitolato Consegna delle Chiavi, del 1614 circa. Nella trabeazione, al di sotto del frontone centrale, è impressa l'iscrizione « In onore del principe degli apostoli; Paolo V Borghese Pontefice Massimo Romano anno 1612 settimo anno del pontificato ». La facciata è preceduta da due statue raffiguranti san Pietro e san Paolo, scolpite rispettivamente da Giuseppe De Fabris e Adamo Tadolini nel 1847 per sostituire quelle precedenti, compiute da Paolo Taccone e Mino del Reame nel 1461. Sulla sommità sono disposte le statue, alte anche oltre 5,7 m, di Gesù, Giovanni Battista e di undici dei dodici apostoli (manca san Pietro). Ai lati della medesima sono collocati due orologi realizzati nel 1785 da Giuseppe Valadier. Sotto l'orologio di sinistra si trova la cella campanaria al cui interno sono ospitate le 6 campane: al centro del finestrone la campana maggiore realizzata dal Valadier nel 1785, ai lati superiori le due campane minori; all'interno, dietro al campanone, il "Campanoncino" del 1725 e dietro la "Rota" del XIII secolo; sopra a queste la "Predica" del XIX sececolo.
La cupola di San Pietro costituisce la copertura della crociera della basilica di San Pietro in Vaticano. È una delle più vaste coperture in muratura mai costruite; presenta un diametro interno di circa 42 metri e porta l'altezza complessiva della basilica, dalla base fino alla sommità della lanterna, ad oltre 130 metri. Le sue forme, espressione del passaggio dall’architettura rinascimentale a quella barocca, rispecchiano in buona parte il disegno di Michelangelo Buonarroti, che vi lavorò fino all'anno della sua morte, avvenuta nel 1564. Costituisce inoltre uno dei simboli più celebri della città di Roma, dove viene popolarmente denominata Cuppolone.
Aprile 2011 |